Dopo sette anni dalla regolamentazione della professione di Fisico, arriva finalmente il decreto che istituisce l’Esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Sette lunghi anni nei quali La nostra Federazione Nazionale, per dirla in termini calcistici, ha fatto un pressing inteso e costante sui Ministeri dell’Università e Ricerca e della Salute affinché si giungesse a una soluzione definitiva che desse, ai laureati in discipline fisiche, la possibilità di iscriversi all’Albo e poter esercitare la professione di Fisico. Questo è il primo passo verso la regolamentazione di questa professione, oggi indispensabile in molti settori della società moderna, che dovrà essere completata con la definizione delle competenze professionali.
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Chimici e Fisici (FNCF) accoglie con favore la pubblicazione del decreto interministeriale dei Ministeri dell’Università e della Ricerca e della Salute, che finalmente stabilisce modalità semplificate per lo svolgimento dell’esame di Stato necessario all’abilitazione all’esercizio della professione di Fisico.
Dopo l’introduzione dell’ordinamento professionale per il Fisico e il Fisico Junior nel 2018, la categoria attendeva con impazienza l’adozione di una procedura di abilitazione specifica, prevista dalla Legge 3/2018. Il provvedimento, che prevede una sola prova orale per l’accesso alla Sezione A e alla Sezione B dell’Albo, segna una risposta importante delle Istituzioni a una lunga attesa, riconoscendo la necessità di una procedura di abilitazione chiara e definita.
Le nuove modalità operative introducono una Commissione Giudicatrice paritetica, composta da professionisti Fisici iscritti all’Albo, designati dall’Ordine, e docenti universitari, in un equilibrio fondamentale per garantire l’affidabilità della selezione. Il decreto stabilisce inoltre con precisione le aree di conoscenza valutate durante la prova orale, tra cui sistemi di misura, analisi dei dati, dosimetria e modellizzazione fisico-matematica.
Una criticità ancora irrisolta
Tuttavia, nonostante questo importante passo avanti, la FNCF segnala una criticità rilevante: il decreto non affronta ancora la definizione delle specifiche attività professionali che il Fisico abilitato potrà esercitare. Sebbene il provvedimento risponda positivamente ad alcune istanze avanzate dalla Federazione, non include la definizione delle competenze professionali, lasciando questo aspetto aperto a un futuro regolamento. Di conseguenza, pur superando l’esame di Stato, non è chiaro quale ambito di competenza l’abilitato sia chiamato a esercitare.
Questa incertezza genera legittimi dubbi sia per gli aspiranti professionisti che si apprestano ad affrontare l’esame, sia per la collettività che beneficia dei servizi offerti dai Fisici.
Un appello al Governo
La FNCF sollecita pertanto un intervento urgente da parte del Governo e dei Ministeri competenti (Ministero dell’Università e della Ricerca e Ministero della Salute) per definire formalmente le attività professionali riservate ai Fisici abilitati. Solo chiarendo in modo preciso le competenze e l’ambito di esercizio, sarà possibile garantire che l’abilitazione abbia un valore pienamente riconosciuto, sia a livello economico che sociale, offrendo certezza ai professionisti e protezione ai cittadini. La Federazione continuerà a lavorare per garantire al Fisico il riconoscimento del suo ruolo fondamentale nei settori scientifico, sanitario e industriale, a beneficio del progresso e della sicurezza del nostro Paese.
Decreto Interministeriale n. 609 dell’11/08/2025: Modalità semplificate di espletamento dell’esame di Stato – Professione di Fisico (Attuazione articolo 6 “Disposizioni transitorie e finali” della Legge 8 novembre 2021, n. 163)